C’è un evidente eccesso polemico nella reazione dell’on. Meloni alla decisione della magistratura romana di imporre il rientro in Italia dei primi migranti detenuti nel centro albanese. Lo dimostra il fatto che, dopo avere accusato la magistratura di voler sabotare l’azione del governo, la presidente del Consiglio abbia annunciato la convocazione di un Consiglio dei ministri per varare un apposito provvedimento legislativo che impedisca tali interventi da parte dei giudici. Perché questo vuol dire che i magistrati hanno applicato la legge vigente o quanto meno, come ad essi spetta, l’hanno interpretata. Cade da sé quindi l’accusa contro la magistratura. Si vedrà poi se il governo avrà la possibilità di intervenire, dal momento che i magistrati italiani hanno applicato una sentenza della Corte Europea che non può essere superata da una legislazione nazionale.
Dunque l’eccesso di polemica con la magistratura serve un altro scopo, anzi un duplice scopo: il primo è quello di dare l’impressione che il governo abbia una politica contro l’immigrazione clandestina, anche se è del tutto evidente che non ce l’ha. L’iniziativa della costruzione del centro in Albania è stata una mossa ad effetto: se ora il centro dovesse restare vuoto, per il governo sarebbe una colossale sconfitta. Ma non è tutto. Vi è un secondo e ancora più grave motivo che ha indotto l’on. Meloni ad alzare la voce e a sollecitare tutta la sua maggioranza a fare altrettanto dopo la decisione della magistratura romana. È il tentativo di nascondere il grave smacco dell’esclusione dell’Italia dalla riunione di Berlino fra il Presidente degli Stati Uniti, il cancelliere tedesco Scholz, il Presidente francese Macron e il premier inglese Starmer.
Questa è una ferita profonda per il prestigio del governo e la presidente del Consiglio ha cercato di nasconderla con l’improvvisato viaggio nel Libano, sul quale evidentemente c’è assai poco da dire. Dunque, l’attacco ai magistrati serve a nascondere il vuoto della missione del Libano, che a sua volta deve nascondere lo smacco di Berlino. E giù sprofondando.
Noi vorremmo sapere - e lo abbiamo già scritto - quale sia il motivo dell’esclusione dell’Italia dal vertice che ieri si è svolto nella capitale tedesca. Il resto è fumo.
19 ottobre2024
Non è solo un problema della Meloni, lo è più per i suoi alleati e di buona parte dell'opposizione poco incline ad aiutare l'Ucraina che invece è l'unico baluardo civile contro la secolare barbarie moscovita.
A Berlino vanno i paesi che contano.