Nell’articolo di Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera dedicato all’intervento di Vittorio Colao a Villa Pamphili, nel secondo giorno degli Stati Generali, si legge che il manager ha ritenuto di suggerire al governo “l’adozione di un Commissario che monitori il piano, che controlli tempi, programmi e le spese.” Colao avrebbe aggiunto che il piano “abbia bisogno di una regia unica, verticistica e non venga lasciato al normale, e spesso disfunzionale, coordinamento fra uffici e ministeri.” Salvia aggiunge che questa affermazione “ha certamente fatto storcere il naso ai politici presenti.”
E tuttavia questo è il punto e Vittorio Colao ha reso un vero servizio al Paese ed anche al governo individuando, nel concludere la sua esperienza, il nodo essenziale della questione.
Stamane il quotidiano Il Dubbio ha pubblicato un documento ottenuto da un loro autorevole collaboratore, che è anche un amico de Il Commento politico, relativo a una discussione che verte proprio su questo problema e che si sarebbe svolta intorno alla fine di giugno, dopo la conclusione degli Stati Generali, fra il Presidente del Consiglio e la sua maggioranza. Pubblichiamo l'articolo de Il Dubbio fra le nostre "Segnalazioni" e ne consigliamo a tutti la lettura, proprio in relazione alla testimonianza del dottor Colao.
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