“Dovremo fare una grande operazione di verità sull’Italia che ereditiamo”, ha detto il presidente del Consiglio ieri al Senato. Ma da chi eredita questa Italia Giorgia Meloni? Certo dal Pd e certo dai 5 Stelle, che sono stati al governo per tutta la legislatura, ma anche da Mario Draghi? La eredita inoltre da Berlusconi, che è stato al governo per metà della legislatura, e da Salvini che lo è stato per tre quarti? Dunque, quando con artefatto stupore afferma: “Il dibattito ha fatto emergere lo stato reale nel quale versa l’Italia”, esprime il suo giudizio sferzante sui suoi stessi alleati e sul presidente del Consiglio uscente che ha aiutato in tutti i modi la transizione verso il suo governo. Un giudizio in sé legittimo, visto che i Fratelli d’Italia sono stati all'opposizione per gli scorsi cinque anni. Alla faccia della compattezza della destra di cui hanno parlato ieri gli esponenti della Lega e di Forza Italia.
Il Commento politico ha scritto molte volte che non capiva per quale ragione Berlusconi e Salvini avessero tanta fretta di consegnare l’Italia a un partito che, mentre loro cercavano di dare una mano a risolvere i problemi del Paese, raccoglieva a man bassa lo scontento dei contestatori, primi fra tutti dei No Vax, cui peraltro oggi il presidente del Consiglio paga un contributo giurando che, se la pandemia tornerà a crescere, certo non imporrà le politiche di restringimento.
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