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Ucraina, un chiarimento indispensabile e urgente

Sull’impiego delle armi date dagli alleati all’Ucraina contro obiettivi posti nel territorio russo, l’Italia ha una posizione difforme da quella dei Paesi dell’Unione Europea e della NATO. Su questo punto è in sintonia solo con l’Ungheria di Orban, il quale peraltro ha una posizione apertamente filoputiniana e antiucraina.

All’indomani dell’incontro dell’on. Meloni con il Presidente Zelensky a Cernobbio, al termine del quale era stato ribadito il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina, avevamo scritto che ci sembrava necessario sapere se questo accordo comprendesse o no la questione dell’uso delle armi. Ribadiamo ora la richiesta: poiché il voto di ieri a Strasburgo ha espresso una linea di politica estera che ci allontana da quella dei nostri alleati, ci sembra indispensabile un’informativa al Parlamento nella quale venga spiegato con precisione ciò che sta avvenendo e le ragioni che inducono il governo italiano a prendere questa strada.

In assenza di una iniziativa del governo di convocare il Parlamento per informarlo delle posizioni italiane, spetterebbe al principale partito di opposizione o ai partiti di opposizione nel loro complesso sollecitare il chiarimento. E invece anche il PD ieri si è presentato al voto con posizioni molto variegate e diverse. È dunque evidente che anche il PD ha il serio problema di risolvere un disallineamento al suo interno sulla questione ucraina. Altrettanto netta è, quindi, la nostra richiesta alla segretaria del PD di chiarire la linea del suo partito. Sulla politica estera non sono accettabili silenzi equivoci. Le posizioni vanno prese e spiegate in modo appropriato.

 

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